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Figura di letterato e funzionario di corte tra le più interessanti del secondo Cinquecento, Battista Guarini, notissimo sullo scorcio degli anni Ottanta come autore della tragicommedia "Il pastor fidato", si manifesta qui nei primi anni Settanta protagonista di due ambascerie e missioni politiche assai rilevanti nelle vicende del Ducato di Ferrara retto da Alfonso d'Este. Le lettere inedite da Torino e i Discorsi sulla legazione polacca, solo parzialmente finora pubblicati, disegnano un quinquennio di storia europea dalla specola di un osservatore attento e di una penna abile e prudente.